Incredibile -SI VOLA-
Parma, Ciato 19 maggio 2014.
Incredibile si vola, raggiunto l'accordo per i nstri ospiti di volare in mongolfiera sui castelli del ducato, sui parchi o la dove ti porta il vento......
Un opportunità in più offerta ai nostri ospiti, ai novelli sposi per scambiarsi una promessa di matrimonio nel cielo e a tutti gli amanti che vogliono guardare il mondo dall'alto.
Per info contattateci
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Vino in festa
Sabato 17 e domenica 18 maggio 2014 sembra essere il fine settimana internazionale dedicato al dio Bacco.
Sono numerosissime le manifestazioni che celebrano questa bevanda nata sembra casualmente per conservare l’uva.
In Italia è la zona del Valdarno la più datata, sono stati ritrovati in depositi di lignite, reperti fossili di tralci di vite (Vitis vinifera) risalenti a 2 milioni di anni fa.
Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la Vitis vinifera cresceva spontanea già 300.000 anni fa. Studi recenti tendono ad associare i primi degustatori di tale bevanda già al neolitico; si pensa che la scoperta fu casuale e dovuta a fermentazione naturale avvenuta in contenitori dove gli uomini riponevano l'uva. Le più antiche tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute sulle rive del Mar Caspio e nella Turchia orientale. Tra le manifestazioni in oggetto vogliamo ricordare “benvenuto nel Vermentino” che si svolgerà a Castelnuovo Magra nelle sale dei signorili palazzi settecenteschi che caratterizzano il centro storico della cittadina. Lungo via Dante si potrà passeggiare e, come ai "vecchi tempi", accomodarsi nei salottini disposti all’esterno dei palazzi, con la piacevole compagnia del Vermentino, gentilmente proposto dai produttori locali e di toscana, Sardegna e Corsica, accompagnato, come ogni anno, dai prodotti tipici locali. Nel Giardino comunale poi saranno organizzate le degustazioni guidate e gli Wine tasting, eventi e presentazioni.
Si potrà inoltre visitare il Museo multimediale del Vermentino dove effettuare un percorso rivolto ai territori del Vermentino, consultare il data base delle aziende, la guida multimediale e conoscere i territori e i produttori attraverso i video di presentazione.
A Bourg, in Francia, dal 17 al 19 Maggio ha luogo la XIV edizione di “Les Citadelles du vin”, uno dei piu' importanti concorsi enologici che puo' vantare oltre il 75% di etichette straniere di qualita'.; dove una giuria di 50 degustatori da tutto il mondo si riunisce per eleggere i migliori vini tra gli oltre 1200 campioni in gara provenienti da 30 Paesi.
Tornando in Italia, Festa a Langhe-Roero Monferrato riconosciuto Territorio UNRSCO
“per la sua armonia e per l'efficace bilanciamento tra qualità estetiche del paesaggio rurale, architetture e costruzioni storiche, e antica e autentica tradizione della viticoltura”.
Tre giorni dedicati al vino, alle cantine produttrici e all'enogastronomia italiana per intenditori a Cremona, appuntamento per appassionati e semplici curiosi per scoprire i vini italiani e i loro abbinamenti.
La manifestazione fa parte del progetto "Cantine in Tour", nato per portare l'eccellenza delle cantine direttamente ai consumatori.
Corso Campi e Corso Garibaldi ospiteranno una rosa selezionata di stand di produttori vinicoli, abbinati a espositori di prodotti gastronomici tipici per garantire una totale immersione nelle tradizione della terra e della tavola della penisola italiana, un viaggio nel gusto e nelle tipicità territoriali.Da Padrona la fa la Toscana: “Wine Town” a Firenze. Stand, degustazioni e seminari dedicati al vino all'interno di palazzi storici, antiche dimore e musei. Segue con i “Giorni del vino” L'evento per scoprire le cantine aretine e i vini del territorio.Si prosegue con “Alla Corte del Vino” Mostra mercato all'interno di Villa Le Corti a San Casciano in Val di Pesa Arriva “Simposio Masters of Wine”. Per la prima volta in Italia, si riuniranno a Firenze i più importanti opinionisti e decision makers della comunità mondiale del vino per l'Ottavo Simposio internazionale di Masters of Wine Institute intitolato Identità, Innovazione, Immaginazione. Ai nastri di partenza, Bosa, Sardegna, con la prima edizione “Grande festa del vino” e Sala Baganza –PR- con il "Festival della Malvasia" ed innaugurazione della cantina Musei del cibo.
Per l’occasione l’agriturismo Ciato di Parma mette a disposizione di ogni coppia che voglia soggiornare presso la propria struttura una Malvasia Etichetta Ciato Colli di Parma.
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- Venerd� 09 Maggio 2014
- Eventi
Happy Ciato
Da ieri ufficialmente aperte le iscrizioni al campo estivo per ragazzi sino a 10 anni che vogliono unire l'utile al dilettevole, imparare l'inglese giocando..... ma non solo!
In un azienda già collaudata da anni si aggiunge il prestigioso valore e competenza di "Stella cadente" agenzia Nazionale altamente qualificata nel intrattenimento ed insegnamento a ragazzi IN "gamba".
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de Gustibus
A 4 km dall’agriturismo Ciato confortevole dimora, dal 9 all’11 maggio, ritorna nella cornice di villa Melanchini “DE GUSTIBUS”, il salone delle piccole eccellenze italiane, un programma fitto ed articolato che spazia dall’artigianato artistico all’artigianato culinario.
Lungo i viali alberati del parco sono posizionati i prodotti tipici selezionati, sapori autentici, golosità per tutti i gusti.
All'interno della villa una ventina di produttori di vino testimoniano l’importanza e l’unicità del loro lavoro, guidando i visitatori alla degustazione (rigorosamente gratuita, ma a numero chiuso e dunque con prenotazione obbligatoria) e all'importanza del bere sano e consapevole. Le degustazioni guidate si addentreranno nella penisola, abbracciando un gran numero di territori: spazio importante, quest'anno, a una selezione di grandi vini calabresi, il cui assaggio sarà guidato dal sommelier Gaetano Palombella.
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- Luned� 20 Gennaio 2014
- Eventi
Eventi
Si incominciò per scherzo il 1 maggio del 1999 con il raduno di tutte le Lambda ancora marcianti al mondo; da allora diverse sono le aziende anche multinazionali, gruppi sportivi ecc… che scelgono Ciato per le loro convention, per riunioni o più semplicemente per un soggiorno di piacere e promozione.
La scelta è nella possibilità di trovare nell’agriturismo Ciato di Parma, un collaboratore attendibile che grazie alle sue partnership di provata affidabilità è in grado di soddisfare anche le più esigenti pretese del committente in un unico pacchetto. Si spazia dai giochi di ruolo, di intrattenimento, persino ai voli con mongolfiera, il tutto, immancabilmente, accompagnato da una varietà di indimenticabili piatti di cui questa terra vanta un riconoscimento mondiale anche dalla rivista statunitense Forbes.
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Agriturismo; curiosit? sul vino.
Dal momento che portiamo in tavola due nostre etichette ci siamo addentrati nella storia del vino e speravamo che la storia palesasse la sua nascita nel nostro amato quanto vituperato Paese.
Così non è, sembra che l’origine del primo vino, che risale a circa 2000 anni a. C. trovi casa a Cipro. E’ il Commandaria, il vino dolce da dessert che prende il proprio nome direttamente dalla sua zona di produzione. Commandria è il luogo dove, nel 1210, i cavalieri dell’Ordine di San Giovanni costruirono il castello Kolossi.
Si racconta che , il re Riccardo Cuor di Leone d’Inghilterra, fu così rapito che al suo matrimonio lo avrebbe definito “il vino dei re e il re dei vini. A Ciato non potendoci permettere tale “re” dispensiamo “malvasia dolce dei colli di Parma” ardendo faccia parte dell’albero genealogico.
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Soggiornare a Parma
L’agriturismo “Ciato” è parte di un cascinale le cui fondamenta e cantine risalgono al quattrocento, sito in una tranquilla località agricola ed in prossimità di molteplici bellezze ambientali e storiche, tra le quali il castello di Torrechiara, l’abbazia Madonna della neve e la fondazione Magnani Rocca per non tralasciare Parma che dista soli 12 Km e raggiungibile anche con bus. Non si può poi trascurare il percorso enogastronomico “Strada del prosciutto e dei vini dei colli di Parma” di cui il nostro agriturismo, oltre farne parte ha messo in atto alcune collaborazioni per rendere certe le visite agli opifici del prosciutto e del Parmigiano e acquistare con prezzi particolari. La struttura è l’ideale per soggiornare in relax, gli ambienti sono spaziosi ed accoglienti, all’interno come nel cortile e nei giardini esterni. Dispone di un appartamento di 108 mq. un ampia camera matrimoniale uso anche tripla ed una singola uso doppia, tutte con bagno privato. La sala prima colazione, ampia e confortevole, ospita anche una piccola libreria con pregiati libri illustrati che parlano del territorio. La cucina costituisce il valore aggiunto dell’agriturismo, sforna piatti della tradizione ancora fatti a mano, a servizio dei clienti su richiesta. E’ possibile una anteprima virtuale.
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Petite Capital
Petite Capital: lo si dice della mia città, Parma, conosciuta come una piccola capitale di respiro europeo che sa unire uno stile di vita elegante e culturalmente ricco alla sobrietà e alla vita sana delle città di provincia. L’appellativo di piccola Capitale viene dalla sua storia, infatti fu capitale del Ducato durante il regno dei Farnese, dei Borbone, degli Asburgo e nel periodo napoleonico, vanta il passaggio delle più grandi dinastie europee e proprio grazie a loro rimane una tradizione storico e culturale ancora oggi ben visibile e respirabile nell’atmosfera cittadina. La grande tradizione musicale dei cittadini, qui ebbero i natali Giuseppe Verdi ed Arturo Toscanini, fa si che i parmigiani siano considerati un pubblico tra i più esigenti e più competenti in Italia. Ma Parma è anche capitale del cibo, infatti CIBUS rassegna dell’alimentazione si celebra nel nostro padiglione fieristico. Parma è capitale dei buongustai perché una natura benevola ha donato a questo lembo di terra particolari condizioni ambientali dalla pianura del Po sino alle più alte giogaie dell’Appennino, dove l’uomo con il lavoro e l’amore per la sua terra ha saputo sfruttare ed affinare e dare origine a prodotti fra i più rinomati del mondo. L’impareggiabile formaggio Parmigiano-Reggiano, il prosciutto di Parma, i vini dei colli, per non sottacere il salame di Felino che di gatto non è, ma deve il suo nome al paese di origine, sino ad arrivare al culatello di Zibello. Nell’ottocento la lungimiranza di alcuni agricoltori arricchisce il patrimonio gastronomico con la lavorazione delle prime conserve di pomodoro e di pasta. Non è la sola presenza di tali prodotti a rendere Parma capitale della cucina, influisce anche la posizione geografica di questo piccolo Ducato, posto di transito privilegiato tra il sud ed il resto dell’Europa avendo su di un lato la Lombardia e dall’altro i domini pontifici. Da ricordare la via Francigena che dall’Europa centrale conduceva a Roma. Il fatto di essere un importante Ducato ed i diversi passaggi hanno fatto si che alla corte di Parma si affinassero i migliori piatti delle diverse nazioni, sapientemente rivisitati grazie al gusto ed alle produzioni locali, dando vita ad un raffinato ed interminabile menù. Piatti straordinari al palato, sicuramente, ma straordinari anche nella storia, alcuni dei quali l’agriturismo Ciato di Parma ripropone ai suoi ospiti.
Il carattere usato e Bodoniano: Giambattista Bodoni direttore della Tipografia Reale di Parma (Saluzzo, 26/02/1740 – Parma, 30/11/1813) è stato un incisore, tipografo e stampatore italiano, ancora oggi noto per i caratteri tipografici da lui creati
Schianchi Mario
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Autunno afrodisiaco
Tuber Uncinatum Chatin: che siano o meno fondate le virtù afrodisiache attribuite a questo tesoro nero a cominciare da Plinio fino a Pietro Aretino, passando per Casanova, il tartufo nero di Fragno è senza ombra di dubbio il tesoro del territorio di Calestano.
il tartufo nero di Fragno si consuma prevalentemente fresco e si utilizza in molti piatti tipici della tradizione gastronomica locale come tortelli, tagliatelle, risotto, carni, uova e polentina. Inoltre il suo aroma intenso e delicato si combina perfettamente con il gusto di un altro prodotto tipico della Food Valley: il Parmigiano-Reggiano. Calestano, un borgo in festa per un mese intero. Saranno infatti cinque le domeniche dedicate a una delle eccellenze gastronomiche protagoniste dell'autunno parmense. La “Fiera nazionale del tartufo nero di Fragno” con la sua 23esima edizione dal 20 ottobre al 17 novembre 2013 è un programma ricco di eventi. Per chi vuole soggiornare poi nell’anfiteatro naturale dell’Appennino dove questo tubero si forma altra scelta non ha se non l’agriturismo Ciato di Parma, la cui corte è sorvegliata dal maniero del Pier Maria Rossi, castello di Torrechiara, costruito per amore e nelle cui cucine sembra che nel periodo autunnale funghi e tartufi fossero “dì casa”.
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Ciato: 125 miglia
L’agriturismo Ciato ancora protagonista dei raduni: ieri sabato 5 ottobre in una giornata di quelle che ti farebbero dire, se la passione non fosse tale, ma chi me lo fa fare ha ospitato gli amici del “moto125.org” per la sua prima edizione del circuito “125 miglia” Chi sono i “ragazzi del 125 org”
Sono i ragazzi degli anni 80/90 che non possono dimenticare il loro primo “Bolide 125” a cui sono rimasti affezionati e che negli anni hanno mantenuto il motore ruggente, che puzza ancora di olio di ricino bruciato, di qualunque marca esse siano.
Qui di seguito mostriamo una foto che le raggruppa un po’ tutte quelle che hanno partecipato alla 1 edizione coordinata magistralmente, da quanto leggo oggi 6 ottobre nel loro forum, da Riccardo Barbieri, Ricky per gli amici.
Solo una è stata lasciata in disparte, considerata vecchia dalle più giovani generazioni, la, appartata in un angolo, la cosa mi rattristava, mi ci sono avvicinato con discrezione, lo ritratta ed accarezzata, ma lei sembrava capisse la situazione, è arrivata ultima, partita ultima la signora “Gilera” con il suo pistone ben più lento col suo battito “cardiaco” classico ma con grande dignità ha percorso le sue 125 miglia senza segni di cedimento con la dignità della vecchia signora meno appariscente ma con un fascino che riesce ancora ad abbarbagliare.
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Viaggio a Parma
Il parmense è zona ricca di produzioni autoctone e accanto a quelle più famose e rinomate ci sono moltissimi prodotti poco conosciuti che vale la pena di scoprire.
Dalle acque del Po agli Appennini che ci uniscono alla Liguria e Toscana, sono tanti gli itinerari per coloro che vogliono abbinare alla cultura e alla bellezza paesaggistica la scoperta dei sapori che nascono dalle terre Parmensi.
Lasciatevi rapire dai vini, Malvasia di Candia, Lambrusco, Colli rosso Parma e Sauvignon.
Immerse fra i vigneti, le aziende agricole hanno mantenuto le tecniche di lavorazione tradizionali per rendere i loro prodotti unici.
Langhirano, non è solo prosciutto di Parma, ma dolci colline, e anche qui si coltiva la passione per il vino, simbolo italiano per eccellenza, che accompagna la fantasiosa cucina di un “mare di sapori”.
Sapori decisi, come il Parmigiano-Reggiano il salame di Felino e il tarufo di Fragno. Una miriade di colori e profumi che incontri e annusi percorrendo la “strada del prosciutto e dei vini dei colli di Parma”.
Per chi cerca un gusto pregiato e particolare, deve ancora a mano le “rezdore”, preparano i primi piatti della tradizione parmense e bene pernottare a Ciato, antica azienda agricola posta sulla pedemontana a quattro passi dal castello di Torrechara, il più affascinante e famoso del circuito “Castelli del Ducato”.
La strada del prosciutto è un marchio sinonimo di eccellenza della buona tavola della provincia che propone itinerari all'insegna del gusto. Una guida che vi condurrà tra i ristoranti e le botteghe migliori, caratterizzati da produzioni tipiche e di qualità, dove il legame con il territorio e la genuinità sono gli ingredienti più importanti: dalla cucina della città ai piatti tipici di montagna, una straordinaria ricchezza invidiata in tutto il mondo.
Dagli anolini, ai tortelli di erbetta, dalla lonza al forno, alla duchessa di Parma piuttosto della “vecia Pramzana”; sono tante le pietanze che vengono ancora preparate alla maniera di una volta, come facevano le nostre nonne.
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Agriturismo Parma: dolce viaggiare, dolce dormire
Una manciata di dolci colline che a sud hanno dignità di montagne, solcate dai vitigni che danno origine ai vini colli di Parma. Uno scenario in cui si snodano gli itinerari della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, un percorso privilegiato per scoprire i grandi sapori che hanno resa famosa nel mondo la valle del cibo. La Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma propone diversi itinerari: storia, arte, cultura, natura e prodotti tipici. Potete decidere di seguire la via che conduce a Langhirano, capitale del prelibato prosciutto crudo dove si concentra la maggior parte dei prosciuttifici della provincia di Parma; qui ha sede il Museo del Prosciutto e dei Salumi, nell’antico Foro Boario del paese. Al piacere del cibo potete unire la bellezza dell’arte o il fascino della storia. Gustosi Manieri, un percorso lungo anche più giorni fra i più avvincenti castelli, rocche e fortezze dell’antico Ducato di Parma e Piacenza o optare per la Magnani Rocca per affogarsi nell’arte. Ma la tappa del riposo e senza ombra di dubbio all’agriturismo Ciato, antica corte agreste inserita nell’anfiteatro dell’Appennino, sorvegliata dal castello del Pier Maria Rossi –Torrecchiara- (Rocca altiera et felice) dove un buon bicchiere accompagnato da un tagliere di squisiti salumi fa da invito ad una notte da sogno. Per info: www.ciato.it.
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Agriturismo Parma: ho scelto Ciato
Ciato, un luogo da tutelare, un lembo di terra che si stacca dalla città che dista solo 12 Km e si inserisce in un ampio anfiteatro naturale dell’appennino Tosco Emiliano. Sulle prime alture, a pochi passi dalla corte, troneggia il maniero di Torrecchiara ad est ed a ovest insistono la Magnani Rocca, l’abbazia Madonna della Neve e il castello di Felino, sede di quel sublime salame che fece dire al Du Tillot: “Mi sento marchese di un paese di salciccioni”. A soli 7 Km c’é anche il Museo del prosciutto. Una scenografia che si arricchisce di storia, cultura, e tradizioni. Tradizioni nate dalla caparbietà di questi valligiani che, anche dalle piccole cose e dagli animali che popolavano la vallata, hanno fatto di questo luogo l’attuale food-valley. L’azienda è oggi sede di campi sperimentali, varietali, e di tecnica di coltivazione a basso impatto ambientale, dove si studia
per ottimizzare l’uso delle risorse idriche e nutrizionali. Il suo titolare, Schianchi Mario, è stato di recente correlatore di una tesi di laurea sulla progettazione di un viridarium che si auspica di realizzare a breve, a forme geometriche simmetriche in rapporto aureo, Fibonacci. L’agriturismo si è arricchito di un pregevole appartamento dedicato agli ospiti e studiosi che vogliono prolungare la loro permanenza per approfondire le tecniche di coltivazione. Non va dimenticato che Panocchia, sede della fattoria, e patria di illustri personaggi del mondo dell’agricoltura, ha dato origine all’attuale coltivazione e trasformazione del pomodoro. Nei primo decennio del secolo scorso il giornale locale riportava: ed in quel Paese oggi vi fumano decine di ciminiere che producono centinaia e centinaia di biglietti da mille e creano lavoro per decine e decine di operai.
La cucina si inserisce anch’essa in questo contesto ed utilizza esclusivamente prodotti del territorio, proponendo progetti degustativi esperienziali e conoscitivi, oltre alla preparazione di confetture e conserve.
Sul sito dell’azienda www.Ciato.it sono in evidenza diverse proposte; è possibile progettare assieme il percorso di studio, anche durante il periodo estivo. Per le scuole che ne manifestano la necessità, in collaborazione con aziende d’incoming si realizzano pacchetti didattico turistici su richiesta anche per più giorni.
Per visite particolari è possibile richiedere personale altamente specializzato anche in lingua che accompagna l’ospite per il periodo richiesto su tutto il territorio. A questo punto buon ciato!
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Free parking camper Parcheggio gratuito camper
Quale camperista occasionale, in occasione del festival del prosciutto di Parma in concomitanza del salone del camper 2013 si mettono ha disposizione dei signori camperisti spazi di sosta a coloro che parteciperanno a “magna e crépa” presso l’agriturismo Ciato. www.ciato.it
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Viaggio sulla strada del prosciutto di Parma con l?agriturismo Ciato
Per meglio soddisfare le esigenze del turista Ciato ha stretto una collaborazione con www.cavalbertoilari.it prosciuttificio in Langhirano, affinché nessuno possa dire “ero sulla terra del prosciutto e non sono riuscito a vedere come si fabbrica”.
Agli ospiti del nostro agriturismo è assicurata una visita al prosciuttificio per tutti i giorni della settimana ed uno sconto del 5% su eventuali acquisti, mentre la degustazione viene fatta al costo di €. 5.00 (panino con prosciutto 24 mesi e un calice di vino dei colli - bianco o rosso –) gratuita per i bambini al di sotto dei 10 anni. Per usufruire della scontistica per i nostri ospiti sarà sufficiente presentarsi con un nostro pax. Tutto ciò rientra nella nostra filosofia di ospitalità fatta di relazioni con le persone perché riteniamo i rapporti umani un vero valore che si aggiunge ai soliti scontati servizi, per rendere il tuo viaggio un esperienza unica e rilevante.
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Settembre a Parma: festival del prosciutto e del camper
Sei tornato dalle ferie o devi ancora partire?, ti va di vivere un fine settimana o di fare le tue vacanze in un posto tranquillo ma nel medesimo tempo pieno di eventi nel territorio?. Non hai scelta, devi prenotare all’agriturismo Ciato di Parma, l’unico riconosciuto con quattro margherite. Guardalo in modo virtuale: http://www.youtube.com/watch?v=4yvRILoWiro
Da qui puoi partire anche in bicicletta e ti trovi in un mondo di avventure perché a Parma dal primo settembre succede di tutto. Parma e territorio; “festival del prosciutto”, con spettacoli attrazioni, finestre aperte, all’interno del quale ci trovi protagonisti.
Parma città: Teatro Regio dal 30 settembre al 31 ottobre “Festival Verdi” tutto dedicato al bicentenario del maestro per la soddisfazione dei musicomani, inoltre alla “casa della musica” sino al 31 di dicembre “Verdi il volto musicale dell’Italia” Forma e significato dell’immagine del maestro, ma è anche l’occasione per visitare i posti dove vissero personaggi come Maria Luigia, il genio di Toscanini, il Correggio, G. Verdi e uno dei giornalisti scrittori più tradotti come Guareschi autore del “Don Camillo”.
Poi le fiere di Parma che proprio a settembre (14-22) mettono in scena la più importante manifestazione italiana del caravanning e del turismo en plein air; tutti i più grandi produttori europei di caravan e camper, di componenti e accessori, ed una sezione dedicata al turismo.
Inoltre gli appassionati di vino possono dilettarsi fra le tante offerte che le cantine della valParma offrono, vendemmia, pigiatura ma soprattutto degustazioni, ed in più se desideri fuggire dalla nostra aia, nelle ultime serate d’estate molte sono le feste paesane del territorio che salutano l’estate con musica ed enogastronomia.
Cosa aspetti prenota subito per una vacanza o un fine settimana diverso, dove i prezzi sono contenuti, ma le opportunità debordano. http://www.ciato.it/contatti.php?lang=ita
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Agriturismo Ciato ricorda il 600? anniversario di Petrus Maria Rossi
Spesso parliamo del castello di Torrechiara e dei circa, a quel periodo, 40 castelli su territorio parmense dei Rossi, mentre è passato inosservato il suo 600° anniversario. 25/03/1413. I castelli erano per Pier Maria Rossi uno dei suoi hobby preferiti; alcuni li ha ereditati, altri li ha conquistati con la forza, altri ancora li ha fatti costruire o ricostruire. molti non esistono più. Il castello per lui non era solo una roccaforte utile per presidiare il territorio e un segno di potere; gli piaceva progettarli, arricchirli di affreschi di statue e decorazioni; ancora oggi alcuni di questi: Torrechiara, Roccabianca, San Secondo, Felino costituiscono un prezioso patrimonio culturale e un rilevante richiamo turistico.
Petrus Maria, figlio di Pietro Maria (1374 – 1438), conte di San Secondo, Berceto e Corniglio, e di Maria Giovanna Cavalcabò, figlia del marchese Ugolino, signore di Viadana, nasce a Berceto (PR) il 25 marzo 1413. E’ protagonista della storia parmigiana del Quattrocento, valoroso guerriero, uomo colto, protettore delle arti, conosceva bene il latino, parlava disinvoltamente francese e spagnolo, amava la poesia e la musica, suonava e componeva poesie si dilettava nell’architettura accoppiando questo interesse a quello delle fortificazioni militari. Molto devoto alla Madonna – essendo nato nel giorno dell’Annunciazione e portandone il nome - ha posto sotto la protezione della “redemptrice” Torrechiara definita dallo stesso “rocha altiera et felice” e sulle rive del torrente Parma a due chilometri dal castello medesimo ha fondato un monastero benedettino dedicato a Santa Maria della neve. I rapporti con la moglie Antonia Torelli sposata a soli 15 anni, di sette anni più anziana, figlia di Guido Torelli conte di Montechiarugolo, personaggio influente nella corte milanese avendo sposato Orsina Visconti sono stati sempre puramente formali, dal matrimonio nascono (Francesco, Giacomo, Giovanni, Bernardo, Maria Bianca, Guido, Eleonora, Donella, Roberto); a cui sembra si debbano aggiungere tre bastardi. Nel 1457 Antonia Torelli col suo seguito si ritirava a Parma nel monastero delle benedettine di San Paolo, dove morirà nel 1468. Il suo vero amore fu Bianca Pellegrini da Como, sposata col ben più anziano Melchiorre d’Arluno, la quale lascerà il marito e si trasferirà nel castello di Roccabianca, costruito appositamente per lei tra il 1446 e il 1463. In quegli stessi anni Pier Maria ricostruiva il castello di San Secondo per farne la residenza ufficiale della famiglia e edificava il suggestivo castello di Torrechiara tra il 1446 e il ’60, che diventava il tempio dell’amore fra lui e Bianca, la famosa camera d’oro. Nel 1480 Ludovico Sforza detto il Moro sobillato dai Pallavicino, vedeva nel
Rossi un nemico da annientare e nel 1482 conquistava Roccabianca, Pier Maria che si trovava a San Secondo ammalato, si faceva trasportare in lettiga a Torrechiara, scortato da cento armigeri. Le sue condizioni peggioravano rapidamente e il 2 settembre cessava di vivere, evitando l’umiliazione della sconfitta.
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Agriturismo Ciato a Natale avremo la cometa
Agriturismo Ciato a Natale avremo la cometa Ison, oramai è indubbio, sarà la cometa più affascinante degli ultimi 500 anni.
Sarà profetica, cosa porterà. i pareri sono discordanti.
Per saperne di più:
http://www.cometaison.it/
http://www.youtube.com/watch?v=qzAzeO1_98E
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Bicentenario di Giuseppe Verdi
http://www.teatroregioparma.org/verdifest/ è il sito ufficiale degli eventi messi in scena per celebrare al teatro Regio di Parma la nascita dell’insigne maestro. Nulla di meglio per i melomani del maestro Verdi per approfittare di una sosta per meglio conoscere Parma e la sua enogastronomia prenotando per tempo un soggiorno all’agriturismo di Parma “Ciato” che pur immerso nella campagna a sud della città, zona di produzione del re dei formaggi e del celeberrimo prosciutto di Parma, dista solo 12 km. dal rinomato teatro, ed è immerso in un silenzio assordante quanto romantico come alcune celeberrime opere del maestro. Le prenotazioni si consigliano fatte per tempo, perché pur essendo le dimensioni della struttura enormi i posti sono veramente pochi, ma di gusto stimato.
Dalla secolare aia di Ciato è ben visibile il castello di Torrechiara, dimora d’amore del conte Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini Di Arluno, 1400; e nelle limpide serate sotto il cielo stellato, là, da dove scende il Marino, ecco la catena appenninica che quasi sembra un presepe, che unisce il nostro territorio alle Cinque Terre della Liguria. Nulla vi è di meglio che prepararsi ad un’opera in tutto relax con una buona passeggiata fra i campi che lambiscono la collina o una buona lettura nell’accogliente porticato ancestrale dell’agriturismo, seguito da un lungo aperitivo a base dei prodotti che lo stesso agriturismo riserva ai suoi ospiti: prosciutto, parmigiano, salame felino, il tutto innaffiato da quel nettare di Bacco che si chiama malvasia le cui origini vengono dal mare di Ithaki.
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Agriturismo Ciato; turismo consapevole a Parma
Disponibili alla scoperta, turismo consapevole per reagire alla crisi.
Qui non occorre che tu arrivi con una valigia piena, tieniti dello spazio per il ritorno, il tuo viaggio per quanto tu possa entrare in una terra conosciuta ha sempre un angolo di ignoto, perché per quanto tu l’abbia studiata ti riserverà sempre una sorpresa. Procurati pure tutte le cartine le guide, i vademecum, ma non potrai mai sapere cosa ti riserva il viaggio perché come diceva Guy de Maupassant “si passa una porta e si entra in una realtà inesplorata che sembra un sogno”. Quindi difficile immaginare tutto quello che può attenderti; e noi cerchiamo di rendere il tuo sogno inverosimile. Veni senza premura e fra i tuoi indumenti ricordati di mettere almeno un chilogrammo di disponibilità per ritrovare, come diceva Calvino, un passato che non sapeva più di avere, enunciando: “L’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti”. Arrivati…, inebriatevi, sborniatevi, dei nostri profumi dei nostri sapori, faremo in modo che il vostro viaggio assomigli veramente a un sogno.
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Badia Santa Maria della Neve.
Oggi sabato 30 marzo 2013, vigilia della Santa Pasqua, vogliamo farvi gli auguri parlandovi di una meta turistico religiosa; l’Abbazia benedettina di Torrechiara edificata sulla sponda ovest del torrente Parma.
Oggi nel monastero vive Padre Filippo, benedettino, che con l’aiuto di alcune suore indiane regge le redini della gestione di tutto il complesso. Di lavoro ce n'è tanto, ma le porte sono sempre aperte per accogliere con un sorriso i circa quattromila visitatori all’anno. Nella filosofia dell’orat et laborat esiste in un angolo un laboratorio dove grazie ad antiche ricette della storica farmacia del monastero di San Giovanni di Parma, si fabbricano unguenti di vario tipo, colluttori, tisane... Un toccasana anche per il sostentamento dell’abbazia, richiesti dall'Italia e dall'estero. Anche la regina Paola del Belgio è loro cliente. Ogni angolo del manufatto è un pezzo di storia. Gioielli architettonici in un contesto quasi surreale: il belvedere sul torrente Parma, il campanile della chiesetta, il chiostro con il suo pozzo artesiano, il tutto risalente al 1471 su commissione di Pier Maria Rossi, residente nell’attiguo Castello, probabilmente per il figlio naturale Ugolino, che allora era abate del monastero di S. Giovanni Evangelista a Parma. Mirabili esempi di pittura sono, invece, l'affresco nel vestibolo, attribuito a Francesco Tacconi, raffigurante una dolce Madonna con Bambino in mandorla, ed il prezioso ciclo pittorico della Sala dei musici, poeti, giocatori di carte e morra. Dal complesso dall’agriturismo Ciato è raggiungibile anche a piedi attraversando la proprietà e seguendo la panoramica che costeggia il torrente Parma.
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Parma: NEVE SUL PALAZZO DUCALE
Questa è l’ultima neve che è caduta la notte del 17 marzo 2013 sul palazzo ducale di Parma. Imponente palazzo voluto da Ottavio Farnese nel 1561 e costruito su progetto di Jacopo Barozzi, detto comunemente il Vignola, è stato un architetto, teorico dell'architettura e trattatista italiano. Fu uno degli esponenti più importanti del Manierismo, in un'epoca di importanti cambiamenti di cui fu protagonista. La sua importanza storica è dovuta sia alla realizzazione di edifici innovativi, sia all’opera di trattatista dell'architettura soprattutto per la teorizzazione degli ordini che rappresentò un momento importante nella definizione del canone classicista.
L’aspetto attuale però è frutto di vari rifacimenti ad opera sia del Bibiena che, nel 1767, da Ennemond Petitot. E’ grazie agli interventi del Petitot che viene eliminata la grande scala doppia con grotta centrale che ornava l’ingresso e viene conferito al palazzo un aspetto più classicheggiante.
Al piano terreno si trovano opere di Cesare Baglioni, dipinte all’inizio del ‘600. Il monumentale scalone settecentesco porta alla sala degli uccelli, così chiamata per le decorazioni a stucco e ad affresco realizzate da Benigno Bossi nel 1766-67 e rappresentanti 224 specie di uccelli. “Sala di Alcalina”, decorata attorno al 1568 con la collaborazione di Jacopo Bertoja, uno dei più interessanti rappresentanti del secondo manierismo parmense, con scene tratte dal libro VII dell’Orlando Furioso. E’ la sala più antica del palazzo. Sala dell'Aetas Felicor o del Bacio. Affrescata da Girolamo Mirala e Jacopo Zanguidi detto il Bertoja fra il 1570 e il 1573 e rappresentante il mito di Venere e Amore e l’età felice. Mentre nella volta i due artisti lavorano a stretto contatto e quasi non è possibile distinguere il lavoro dell’uno e dell’altro, sulle pareti emerge l’opera del Bertoja che continua il lavoro dopo la morte del maestro. E’ sulle pareti la scena della danza con particolari del bacio fra trasparenti colonne di cristallo che intitola la stanza e che rappresenta una delle creazioni più nuove del tardo manierismo dove lo spazio viene inteso come “strumento d’illusione naturalistica”. Sala d’Orfeo. Affrescata da Girolamo Mirala e Jacopo Zanguidi fra il 1568 e il 1570, dove prevalere il maestro Mirala, con scene della favola d’Amore di Orfeo pausate da elementi architettonici. Sala di Erminia. La Gerusalemme Liberata è il tema rappresentato dagli affreschi del Tiarini datati 1628. Gli episodi scelti sono l’Incontro fra Erminia a cavallo, Tancredi morente e Erminia mentre coglie Vafrio intento a spiare. L’intreccio di rami che circonda la sala è dello stuccatore Carlo Bossi. Sala dell’Amore. La volta è dipinta da Agostino Carracci con tre rappresentazioni dell’amore, ma muore prima di poter terminare l’opera nel 1602: L’amore materno con Venere che guarda il figlio Enea mentre si dirige verso l’Italia, l’amore celeste fra Venere e Marte e quello umano fra Peleo e Teti. La sala fu completata tra il 1679/80 da Carlo Cignali con altre rappresentazioni dell’Amore col trionfo di Venere e Amore nel ratto di Europa; Bacco che offre il tesoro ad Arianna; il trionfo di Venere e amore con le grazie e il piacere e la lotta fra Amore e Pan.
Sala delle leggende. Gian Battista Trotti detto il Molosso, tra il 1604 e il 1619 decora tre pareti della stanza con Giove che incorona Bacco accompagnato da Venere; il sacrificio di Alcesti; Circe che ridà forma umana ai compagni di Ulisse. Nella parete vicino alla finestra ci sono due affreschi del fiammingo Giovanni Sons. Vista la vicinanza con l’agriturismo Ciato è meta consigliata se non altro per il contesto in cui è situato, il giardino ducale di Parma recentemente ristrutturato.
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Una perla dell?Appennino Parmense.
Situata a 720 metri sul livello del mare la “Pieve romanica di Sasso”, dedicata a Santa Maria Assunta, si trova nel comune di Neviano degli Arduini in località Sasso.
Il pavimento della pieve, costruito su di un naturale declivio comporta una leggere inclinazione.
Presenta una facciata arricchita di una sola bifora ad apertura a croce e da due lesene. L’interno è a tre navate che terminano in altrettante absidi semicircolari.
Realizzata in pietra naturale con tetto in "pietra di lavagna" sorretto da capriate in legno. All’interno le navate sono divise da una fila di cinque colonne su cui poggiano archi a tutto sesto. I bassorilievi sono ricollegabili a quelli di Badia Cavana e a quelli del Duomo di Parma. Le lastre del fonte battesimale raffigurano gli evangelisti San Matteo e San Marco. La pieve è facilmente raggiungibile dall’agriturismo Ciato di Parma in pochi minuti.
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Sen of wine
Chiude le porte SensofWine - Anche il basso-baritono Michele Pertusi e Luca Maroni hanno a lungo disquisito sull' importanza dei percorsi enogastronomici e Gualtiero Marchesi ha apprezzato gli abbinamenti affiancati ai must della Strada del Prosciutto.
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Parma sens of wine
Ancora non sappiamo come andrà a finire, ma sen of wine è partito con il piede giusto, un teatro Regio stipato, un affabulatore, Luca Maroni, bravi il coro e Pertusi con i suoi brindisi lirici, le vibrazioni della batteria di Molinari del gruppo Zucchero, ma un bravo ai vini emiliano-romagnoli che hanno stupito per le loro caratteristiche. Parma, Emilia Romagna, una terra con l’anima, una terra del sorriso, una terra dalle indiscusse singolarità enogastronomice, una terra tutta da assaporare per sognare.
Ricchezze prelibatezze, ghiottonerie, leccornie e non solo enogastronomiche che tutto il mondo cerca di imitare, ma che vuole anche venire a conoscere. Parma apri i cancelli ai viandanti, che sono sempre più numerosi, sempre più curiosi, lascia che il marino, il sale, il fuoco possano raccontare come sanno plasmare questo territorio e i suoi prodotti, e noi beneficiari ignari apriamo i portoni dell’accoglienza, cosa che purtroppo i nostri vini chiusi in bottiglia, il parmigiano sulle scalere, i salumi appesi al chiodo non sanno e non possono fare.
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