- Domenica 07 Gennaio 2018
- La Voce dei Campi Varie
Vero o falso; di Mario Schianchi, Agriturismo Ciato.

Si racconta che un tempo i debiti nella zona di Bertinoro si pagassero in modo amabile o secco.
ContinuaSi racconta che un tempo i debiti nella zona di Bertinoro si pagassero in modo amabile o secco.
ContinuaProsegue la nostra ricerca sui vini autoctoni e meno conosciuti del territorio ed è così che dopo l’uva Fogarina, abbiamo incontrato l’uva Spergola in versione brut.
ContinuaE così passati che sono i giorni di Natale ancor ché arrivi la fine dell’anno sarà bene riassettare il corpo con un mangiare leggero e che ci aiuti, visto che di poveri mangiari parliamo, a recuperare gli avanzi di pane dei giorni di festa e un poco di brodo dove avremo tenuto a caldo manzo e cappone.
ContinuaChi mi segue assiduamente avrà anche notato che non tutte le mattine sto a dar fuoco ai fornelli, ad esempio l’altro ieri che era una bella giornata di sole e diciamo anche la data14.12.2017 così magari un di forse a qualcuno potrà servire, mi sono recato a vangar l’orto facendo attenzione a raccogliere tutti quegli ortaggi scappati alla raccolta primaria, perché proprio da quel che finirà nel cesto nascerà un povero piatto che cheterà il nostro stomaco come un tempo azzittiva quello dei nostri bravi contadini.
ContinuaI poveri mangiari sono i piatti dell’esperienza del nutrirsi a sufficienza pur avendo a disposizione ingredienti poveri, così che nella tradizione mediterranea vi è un susseguirsi di ricette che riproducono lo schema cereali legumi, portate che vengono oggi proposte dai nuovi nutrizionisti.
ContinuaGirando per il paese trovi chi le chiama animelle chi granelli e più raramente granelle, chi testicoli, quasi si vergognassero a chiamarle palle.
ContinuaOggi mi va di tirarmi le ira di cucinieri infighettati, di quelli che davanti ad un pezzo di quinto quarto, ricco di sali minerali e vitamine non saprebbero da che parte prenderlo. Ieri ci siamo cucinati una così detta frattaglia bianca “la trippa” oggi con il sapere tratto dalla miseria delle vecchie “rezdore” cerchiamo di nobilitare una frattaglia rossa.
ContinuaOggi 10 dicembre 2017 ore 16.00 è incominciato a nevicare e non c’è nulla di meglio che stare al caldo del camino nella vecchia cucina a lavare la trippa che mi sono procurato ieri mattina.
ContinuaOggi non ho proprio voglia di dar voce ai fornelli, anzi, mi va di dissertare un po’ di cucina, di ieri e di oggi.
ContinuaAggiustate le spalle, tagliate le teste di pancetta insaccato il trito che è servito per il nobile salame felino, mentre altre parti rimangono ad assorbir sale e a prosciugare noi in cucina ci dedichiamo al fegato, tralasciando altre parti del quinto quarto talmente povere da non menzionare nemmeno fra i “poveri mangiari”, almeno quelli di oggi.
ContinuaProviamo ad addentrarci nelle viscere del nostro porco “gozen” nel mio idioma; per vedere che piatto possiamo prepararci, senza sacrificare le parti più nobili che utilizzeremo per gli insaccati o prosciutti e quant’altro, cercando di rimanere nei tagli che hanno titolo di entrare o che sono inerenti a “Poveri mangiari”. Incontriamo allora due grossi fagioli “i rognon”.
ContinuaOggi, aperto il frigorifero e tirata fuori la pentola di cottura mi è venuta spontanea un’espressione tratta dal mio idioma dialettale “a sema rivé in tal cul ed’là bronza” (oramai non c’è più niente in pentola).
ContinuaQuesta mattina è passato a trovarmi il mio amico medico e se da un lato si è raccomandato di non esagerare dall’altro mi diceva che mangiare le parti cartilaginee è utile alle nostre. Sta di fatto che la cosa l’ha talmente incuriosito che oggi verso il mezzodì ripasserà dalla cucina prima di rincasare.
ContinuaRicordate i fagioli borlotti raccolti a settembre e conservati nel vaso di vetro dentro alla madia? Le cotiche avanzate quanto pesano? Prendete ad occhio il doppio di fagioli e lavati ben bene e metteteli in ammollo per tutta la notte.
ContinuaNon ve dubbio che la sobrietà della cucina del dopoguerra faceva tesoro di ogni cosa.
ContinuaSi prenda la giusta quantità di fagioli borlotti secchi, lavati si mettano in ammollo per circa 20h poi si proceda alla cottura, si scolino conservando l’acqua di cottura che useremo per la polenta.
ContinuaSono i piatti poveri della nostra pedemontana emiliana che a volte si arrampicano sino alle vette che ci uniscono alla Lunigiana, là dove l’aria marina sale alle cime con i suoi aromi e sapori e a volte si intreccia, si inserisce o si mescola all’aria più umida del nostro versante. Contraddizioni di aromi e sapori, di saperi e alimenti che un ingrediente particolare rende ricchi questi poveri mangiari.
ContinuaL’agriturismo Ciato si trova qui, all’inizio della “Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma” una strada tutta da gustare, fetta dopo fetta… ai piedi del maniero di Torrecchiara... a un tiro di schioppo dalla Magnani Rocca.
ContinuaSarà il MKT il protagonista della prossima mostra che andrà in scena alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, già suntuosa dimora di Luigi Magnani, dal 9 settembre al 10 dicembre 2017
ContinuaNel periodo 19 maggio 2 luglio 2017 all’interno del progetto “Slow emotion” sulla strada del prosciutto presso la nostra struttura “Agriturismo Ciato” sarà possibile degustare 5 vini (i vini della via Emilia) abbinati a Prosciutto Parma e Parmigiano Reggiano al prezzo di €. 25.00
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Menu'
Antipasto
torta fritta e salumi misti.
Primo
pappardelle della casa al sugo rosso di scalogno.
Secondo
Duchessa di Parma con misticanza.
Dolce della casa.
Vino bianco o rosso 1 bottiglia ogni 4 persone acqua, caffè digestivo.
€. 35.00
Prenotazione per gruppi di minimo 8 persone entro mercoledi' 12/04
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http://cover.crpa.it/nqcontent.cfm?a_id=14741
ContinuaE’ giusto percorrere centinaia di chilometri per andare in #BIT a Milano per vedere e conoscere le proposte turistiche, ma vale la pena, soprattutto per chi è interessato all’enogastronomia, assaporare di persona.
Ecco allora una buona motivazione per aggiungere altri 100Km, il collegamento è possibile anche grazie al treno Freccia Rossa, e raggiungere #AgriturismoCiato sorvegliato dal Castello di Torrechiara di Langhirano, comune che ha dato i natali ad un prodotto unico, si può vivere di persona un assaggio della Food Walley, entrare nel cuore dei prodotti di questo lembo di terra baciato dal sole e cullato dal vento Marino, che rende dolce il prosciutto di Parma.
Ciato infatti dal 01 al 10 aprile offre l’opportunità anche a chi non soggiorna presso la nostra struttura di degustare “Parmigiano-Reggiano” e “Prosciutto di Parma” accompagnati da sei famosi vini della “Via Emilia”… e per le coppie un’opportunità unica, finita la degustazione (costo coppia 40€) ti porti a casa il vino rimasto nelle sei bottiglie.
Prenotazione gradita: 0521630082 3392264887
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