Luni Parma : - la strada delle cento miglia- forse passava da Ciato

Venerdė 16 Luglio 2010

Luni Parma : - la strada delle cento miglia- forse passava da Ciato

Sarà vero? Rovistando fra vecchie carte alcuni amici di Ciato ci dicono che probabilmente all'epoca dei romani Ciato poteva essere una delle cinque "mutationes" che partendo dalla periferia est di Parma portava alla "mansio" o "statio" nei pressi di Tizzano Val Parma posta esattamente a 25 miglia romane.

Da qui la strada proseguiva per attraversare il fiume Parma fra le località di Antesica e Siola, per inerpicarsi poi verso il monte Caio e proseguire verso il passo Lagastrello, già "Malpasso" Sicuramente la strada più breve per raggiungere Luni in Lunigiana ed attraversare l'appennino, strada di maggior importanza se si prendono in considerazione gli accessi per la Gallia e l'importanza strategica per la guerra contro i liguri. Sui diversi documenti presi in considerazione gli storici avanzano qualche dubbio sulla traduzione, ma su una cosa sono concordi, calcolando il percorso si identifica esattamente con la strada romana delle 100 miglia. Questa "callis o "caleis" dal latino "callis, strada di campagna piuttosto stretta, ma la più veloce per i legionari che arrivavano dalla valle del Taverone. Un percorso oggi difficilmente percorribile nel tragitto originario, ma che da secoli a sempre unito il parmense alla Lunigiana, Crisopoli come si chiamava Parma bizzantina alla terra della Luna. Da qui lidea di una  regione lunense, una proposta che fu avamzata già alla costiuente e mai tramontata drefinitivamente, cento miglia esatte che hanno sempre unito questi popoli, che hanno contribuito alla loro cultura ed ai loro commerci. Cento miglia di storie di miti e di folletti. Cento miglia che racciudono duemila e più anni di storia, dove ancora si possono riscontrare segni tangibili di mondi lontani, ma soprattutto scenari appenninici unici ed irripetibili, da gustare a piedi, in bici o per i più pigri in motocicletta; ma anche in auto e camper; le strade per fortuna non sono trafficate più di tanto e molti sono i posti sosta da cui godere a nord l'ondeggiare verde delle colline che scemano nella pianura padana ed a sud l'azzuro del mare.

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