Venerdì 22 Aprile 2022
Oggi vogliamo suggerire un piatto che si inserisce fra i nostri “poveri mangiari” la rassegna di ricette che proponiamo sulle pagine del sito del nostro #agriturismo Ciato.
Un piatto che si inserisce perfettamente, pur avendo una iniziale nobile destinazione, in quanto a differenza di oggi si usavano quei salami che al “resdor” padrone di casa già dai primi due giorni di asciugatura capiva che quel salame non avrebbe retto alla stagionatura, vuoi perché nelle prime ore di asciugatura aveva preso un colpo di aria o vuoi perché il “masalén” il norcino non aveva prestato la dovuta attenzione durante l’insaccatura.
Parliamo quindi di un salame che massimo ha una età di non più di due tre giorni dalla sua insaccatura.
Prendete il salame e ponetelo in ammollo per almeno 30 minuti in acqua bella fredda.
Dopo di che ponetelo in apposita pentola, tipo quella della foto, e sommergetelo di acqua, ponete sul fuoco e portate ad ebollizione. Lasciate bollire per 35 minuti circa, togliete dalla pentola, fate a fette di circa 2 cm e servite caldo. Se ve ne rimane potete tranquillamente usarlo anche freddo nei giorni successivi o congelarlo e usarlo alla bisogna.
Ricordo che quando ero ragazzino lo si usava come colazione del mattino dopo che si era “governato” e munto le “bestie”.