Curiosit? TRADIZIONI

Domenica 13 Maggio 2007

Curiosit? TRADIZIONI

TRADIZIONI E si, si fa presto a parlare di tradizioni, ma quali tradizioni? Quelle della campagna coca-cola di Babbo Natale tanto cara ai bambini di oggi inventata negli anni trenta per rallegrare un po‚Äô gli americani impoveriti dalla recessione, che ha invaso tutto il mondo; quella dell‚Äôuovo di cioccolata con i colori accattivanti dell‚Äôinvolucro e da cioccolata che di cioccolata conserva solo il nome? Resterà poco a mia figlia e ai suoi coetanei, delle mie Pasque, e si, perch?©, se penso alle mie Pasque, mi ritorna in mente la mia famiglia di mezzadri a Ciato, sulla pedemontana, dove all‚Äôantivigilia si dava di scopa, dentro e fuori casa, la prima vera lavata annuale del pavimento con abbondante acqua e soda da cacciare fuori della cucina, dove porte e finestre rimanevano aperte per l‚Äôintera giornata, essendoci i primi venti di fohn che avrebbero asciugato il pavimento in fretta. Ricordo perfettamente le manate e le cannellate (cannella, nel nostro idioma sta per matterello) sulle mie piccole mani, al giorno della vigilia, che cercavano di carpire un po‚Äô di ripieno per quella milionata di anolini che avrebbero fatto da arredamento sul ripiano del comò e gli ultimi sul tagliere appoggiato sul buff?©t della stanzetta. (stanzetta, era una stanza adiacente alla cucina che svolgeva le funzioni di ripostiglio dove trovava posto anche l‚Äôaffettatrice ‚ÄúVittoria‚Äù parente povera della più famosa ‚ÄúBerckel‚Äù) Rivivo gli odori ancor prima dei sapori di quei giorni in cui, quale fosse la stagione, eri in smania per sfoggiare l‚Äôabbigliamento che ti avrebbe accompagnato per la primavera intera. Erano le giornate dove sul tavolo della cucina comparivano ingredienti che difficilmente avresti visto per alcuni mesi a venire, la bottiglietta dell‚Äôalchermes che di nascosto a occhi indiscreti cercavi di portarti alle labbra per leccarti lo zucchero che si formava fra bottiglia e tappo a vite, o il cercare di intingere l‚Äôindice nell‚Äôalbume montato, e smanioso aspettavi di ciucciare il cucchiaio servito a montare lo zabaglione con il marsala. Erano gli anni del dopoguerra dove stava prepotentemente avanzando quella ‚Äúbestia‚Äù dell‚Äôindustrializzazione, ma dove ancora nelle campagne si ripetevano gesta di un inizio secolo ormai lontano.

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