Curiosit?, eccezionale scoperta a Ciato.
Quando la maggior parte delle persone soffre di questi strani cambiamenti climatici, e non sa dove stare o cosa fare, io mi rifugio nel solaio a caccia delle mie radici.
Proprio domenica 25 marzo u.s. sono andato a rovistare in un piccolo vecchio baule della nonna G?¨già, soprannome di Clelia e ho trovato un foglio scritto proveniente da un monastero di Parma, non so se da S. Giovanni o dalla chiesa Dell‚ÄôAnnunciata, ma sicuramente da una delle due, perch?© è da quelle chiese che partivano i ‚Äúfrè sercon‚Äù che bazzicavano nelle aie dopo la trebbiatura per raccogliere un po‚Äô di grano da portare alle suore per fare le ostie o dispensarle come mi raccontava la nonna ai più bisognosi.
In cambio questi frati distribuivano immagini sacre; spesso ai contadini davano un ‚ÄúS. Antoni dal gozen‚Äù 19x 38 per proteggere gli animali, qualche volta se la questua era buona ed abbondante come quella della G?¨già anche qualche ricetta del convento a cui lei si affidava moltissimo. Fabbricarsi la crema per i calli di cui lei soffriva, per curare i malanni di stagione, il mal di denti ecc‚Ķ
Ciò che ho trovato è un foglio molto vecchio ed ingiallito, scritto per di più a matita, che sono riuscito a leggere ed a mettere, presumo, assieme, in modo intelligibile grazie alla luce di uno scanner.
Sarà proprio dalla prossima settimana, dopo il VINITALY che a cadenza costante pubblicherò sul mio sito www.ciato.it alcune interessanti ed inedite ricette a base di vino: dal vino mirabile, al vino sacro, che i monaci preparavano nelle loro cantine contro innumerevoli malanni e disturbi.
Torniamo non solo ai rimedi della nonna o alle medicine dei medgon inglesi ma anche all’omeopatia odierna.
Trattandosi di salute e non avendone le dovute competenze, consigliamo comunque di fare del presente ricettario l‚Äôuso più accorto possibile, consultando eventualmente il vostro medico.
Decliniamo ogni responsabilità da un uso improprio dei preparati e dalla loro non efficacia.
